Trovo che sia un bel pensiero quello di regalare un piccolo intervento di chirurgia estetica perché è come dire: “Amore, ti penso tanto e penso che fai schifo, cioè sei tutta da rifare, ti do un chilo di silicone, fanne quello che vuoi”.
“Spesso un piccolo dono produce grandi effetti.”
“Noi dovremmo dare come vorremmo ricevere, allegramente, rapidamente, e senza esitazione; perché non c'è grazia in un beneficio che si attacca alle dita.”
“L'amore cercato è buona cosa,ma l'amore dato senza che venga chiesto è meglio.”
“Non sono doni i doni dei nemici, e non giovano.”
“Il ‘dono’ assume la forma del gratis. Non spinge a dare e ricevere, ma a prendere e lasciare che gli altri prendano. La riduzione del dono a qualcosa che viene donato, all’oggetto in sé, rischia di oscurare la percezione di una dinamica più profonda, di cui il gesto di donare un regalo è espressione. E col concetto di dono cambia anche quello di prossimo. Al soggetto singolo del destinatario si sostituisce l’‘utente’. In questa condizione il donatore non offre un oggetto che rappresenta in qualche modo il rapporto tra lui e il destinatario. Il donatore offre qualcosa di non segnato da un rapporto affettivo unico. D’altra parte neanche conosce il destinatario: egli dona alla ‘società’.”