Il maestrale era la peggiore sventura che si potesse abbattere su un matrimonio. Quasi come una bomboniera sbagliata, due cugini che restano senza tavolo, o due cozze che restano sullo stomaco. Perché nelle settimane successive gli invitati avrebbero raccontato tutto iniziando con: “Se non ci fosse stato il vento”, dedicando meno parole alla sala, alle rose, alla sposa e alla casa.
“I fiori sulla tomba del nemico hanno un profumo inebriante.”
“Il vero nemico non ti lascia mai.”
“Molti miei amici mi sono diventati ostili, con molti nemici ho stretto legami di amicizia, ma gli indifferenti mi sono rimasti fedeli.”
“Mostrami qualcuno che non distingue gli amici dai nemici: credimi, quel tipo farà la fine di chi resta senza amici.”
“Ci fecero fare la pace; ci abbracciammo, e da allora siamo nemici mortali.”