“Quando uno scrittore pubblica un libro, non è più suo, ma di chi lo legge. Ognuno lo interpreta come vuole e si emoziona su pagine diverse.”
“Uno dei piaceri del leggere gli indici è 'l'esotismo della contrapposizione'... la qualità deliziosamente folle di cose eterogenee violentemente collegate insieme dall'ordine arbitrario dell'alfabeto.”
“Non tutto il sapere viene dai libri.”
“Era un congegno che sembrava un elaboratore elettronico abbastanza grande. Questo congegno aveva un centinaio di piccolissimi tasti piatti e uno schermo di circa dieci centimetri per dieci sul quale si poteva far apparire in qualsiasi momento la pagina che si voleva (le pagine erano un milione). Il congegno appariva spaventosamente complesso, e questa era una delle ragioni per cui sulla pellicola di plastica nella quale era avvolto erano stampate a caratteri grandi, che ispiravano fiducia, le parole NON FATEVI PRENDERE DAL PANICO. L’altra ragione era che il congegno rappresentava il libro più notevole che fosse mai stato pubblicato dalla grande casa editrice dell’Orsa Minore, ovverossia la Guida galattica per gli autostoppisti.”
“Un grosso libro è un grosso male.”
“Nel caso di buoni libri, il punto non è quanti di questi tu riesci ad assorbire, ma piuttosto quanti possono assorbirti.”