“L’abitudine è una bruttabestia, solo apparentemente mansueta: è una bestia che ti tira sempre nella stessa direzione e che spesso ti fa compiere scelte sbagliate o non ti fa vedere soluzioni a un problema che invece, magari, sarebbero a portata di mano. Perché l’abitudine cristallizza i nostri comportamenti e ci fa credere che un minimo scarto dal solco profondo che ha tracciato sia una cosa fuori dal mondo, perché il mondo diventa, per colpa dell’abitudine, soltanto quel solco dentro il quale ci fa camminare.”
“C’è un fattore sorprendente che fa costantemente pendere l’ago della bilancia in favore della mente bottom-up: il fatto che il cervello economizzi sull’energia. Gli sforzi cognitivi – come quelli per imparare a usare gli ultimi ritrovati della tecnologia – richiedono un’attenzione attiva e hanno quindi un costo energetico. Ma quanto più ci esercitiamo in una nuova attività, tanto più quest’ultima si trasforma in una routine meccanica, e la sua guida viene quindi assunta dal circuito bottom-up (in particolare dalle reti neurali situate nei gangli della base, una massa dalle dimensioni di una pallina da golf annidata alla base del cervello, subito sopra il midollo spinale). Quanto più pratichiamo una routine, tanto più il suo controllo passa dalle altre parti del cervello ai gangli della base.”
“- Deve essere consegnata entro le sette. È molto importante!- Come sempre!”
“La consuetudine sminuisce l’ammirazione.”
“Non capisci che ci uccideràquesto nostro esistere a metà.”
“È meglio un giorno solo da ricordare, che ricadere in una nuova realtà sempre identica.”