Laska continuava a ficcargli il muso sotto il braccio. Egli la lisciò. Allora essa si acciambellò ai suoi piedi, poggiando il muso sulla zampa posteriore che sporgeva. E a mostrar che ora stava bene, che era contenta, aprì leggermente la bocca, schioccò un po’ con le labbra e, accostate ai vecchidenti le labbra bavose, s’acquietò in una calma beata. Levin seguì attentamente quest’ultimo movimento. “Anch’io così – si disse – anch’io così. Non fa niente... Tutto va bene”.
Nato | 9 settembre 1828 a Jasnaj a Poljana |
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Morto | 20 novembre 1910 a Astapovo, Rjazan |