“Ci si poteva sdraiare sotto un ciliegio, chiudere gli occhi, ascoltare la brezza che si insinuava tra le foglie e pensare che al mondo non ci fosse posto più bello.”
“Dovevo ripercorrere la strada del fratello maggiore di mio nonno, e cioè andare a vivere da solo nei boschi, in mezzo alla natura, perché ero troppo umano per vivere in mezzo agli uomini.”
“Camminavamo nell’aria umida del mattino, che si alzava dalla terra bagnata e giocava con la luce del sole: i raggi caldi penetravano fra i grovigli dei rami formando ai nostri piedi un mosaico di ombre storte e lunghe. Lì, in quel favoloso teatro della natura che si apriva davanti ai nostri occhi, sostituendo di colpo lo scenario di guerra, ero ubriacato assurdamente da un pensiero: nello stesso istante in cui noi ci ammazzavamo come dei dementi fra quelle montagne, il mondo andava avanti. Mentre noi combattevamo, ci spingevamo da soli verso la pazzia e la crudeltà, la natura continuava a vivere, ecco tutto.”
“Perché bisogna passare tante ore della propria vita su formule, punti e virgole e sulla nostra pazzesca ortografia inglese? Sono convinto che Dio non ha creato l'uomo perché scarabocchi sulla carta con la matita. Gli ha dato la terra e l'aria da godere. E ora anche le ali per volare.”
“La natura non procede a balzi.”
“Io credo in Dio, solo che lo sillabo Natura.”