“Sopra i calici dai quali noi bevevamo la morte invisibile incrociava già le sue mani ossute.”
“Le persone che vivono intensamente non hanno paura della morte.”
“La saggezza è una scorciatoia per la morte.”
Monotonia, noia, morte. Milioni di uomini vivono in questo modo (o muoiono in questo modo), senza saperlo. Lavorano negli uffici. Guidano una macchina. Fanno picnic con la famiglia. Allevano bambini. Poi interviene una cura “urto”, una persona, un libro, una canzone, che li sveglia, salvandoli dalla morte.
“Ma presto dovremo morire ed ogni memoria di quei cinque avrà lasciato la terra, e noi stessi saremo amati per un po’ e poi dimenticati. Ma l’amore sarà stato sufficiente; tutti questi impulsi d’amore ritornano all’amore che li ha creati. Anche la memoria non è necessaria per l’amore. C’è una terra dei viventi e una terra dei morti e il ponte è l’amore, l’unica sopravvivenza, l’unicosignificato.”
“Persino il ricordo non è necessario all'amore. C'è una terra per i vivi e una terra per i morti il cui ponte è, appunto, l'amore, l'unicosopravvissuto, l'unicosignificato.”