“Non c’è niente che si possa dire di una felicitàperfetta, impeccabile e senza ombre; niente, salvo la certezza che dovrà finire.”
“La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità.”
“Nessuno mi può costringere ad esserefelice a suo modo (come cioè egli si immagina il benessere degli altri uomini), ma ognuno può ricercare la felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso scopo.”
“La felicità non è un ideale della ragione, ma dell'immaginazione.”
“Il massimo non esiste, esiste l'essenza di massimo, cioè la felicità.”
“Virtù e felicità costituiscono insieme in una persona il possesso del sommo bene, per questo anche la felicità, distribuita esattamente in proporzione della moralità (come valore della persona e suo merito di esserefelice), costituisce il sommo bene di un mondopossibile.”