“Tutti hanno bisogno della bellezza così come del pane, di luoghi dove giocare, dove la natura può guarire e dare forza in egual misura al corpo e all'anima.”
“Prego perché da solo non posso aiutarmi.”
“Chiudere ogni tanto le porte e le finestre della coscienza, non farsi molestare dal fracasso e dalla lotta con cui il mondoocculto degli organi al nostro servizio manifesta la sua collaborazione e opposizione; un po’ di tranquillità, un po’ di tabula rasa della coscienza, per fare ancora spazio a qualcosa di nuovo, soprattutto a funzioni e funzionari più nobili, per governare, prevedere, ordinare (dato che il nostro organismo ha una struttura oligarchica) – questo è il vantaggio – come si è detto – di una dimenticanza attiva, simile a un guardaportone, un custode dell’ordine spirituale, della tranquillità, dell’etichetta: per cui si dovrà immediatamente stabilire in quale misura nessuna felicità, nessuna serenità, nessuna speranza, nessun orgoglio, nessun presente sia possibile senza smemoratezza.”
“Dove il popolo mangia e beve, persino dove adora, lì di solito c'è fetore. Non bisogna entrare in una chiesa, se si vuole respirarearia pura.”
“L'asceta fa una necessità della virtù.”
“La necessità non è un fatto stabilito, ma piuttosto un'interpretazione.”