“L'obiettivo della comunicazione efficace dovrebbe essere che gli ascoltatori dicano: Anche io! al posto di: E allora?”
“Le comunicazioni povere o disordinate sono il maggior spreco di tempo. Prenditi il tempo per essere chiaro come un cristallo nella tua comunicazione con gli altri.”
L’uomo che guarda fisso davanti a sé mentre fa colazione in una tavola calda affollata, o il passeggero d’aereo che siede con gli occhi chiusi, stanno entrambi comunicando che non vogliono parlare con nessuno né vogliono che si rivolga loro la parola, e i vicini di solito "afferrano il messaggio" rispondono in modo adeguato lasciandoli in pace. Questo, ovviamente, è proprio uno scambio di comunicazione nella stessa misura in cui lo è una discussione animata.
“Forse la forma più frequente in cui il paradosso entra nella pragmatica della comunicazioneumana è un'ingiunzione che richiede un comportamento specifico, che proprio per sua natura non può essere che spontaneo. Il prototipo di questo messaggio è quindi: Sii spontaneo! Chiunque riceva questa ingiunzione si trova in una posizione insostenibile, perché per accondiscendervi dovrebbe esserespontaneo entro uno schema di condiscendenza e non spontaneità.”
“Tutto il comportamento, e non soltanto il discorso, è comunicazione, e tutta la comunicazione − compresi i segni del contesto interpersonale − influenza il comportamento.”
“La teoria della comunicazione giudica un sintomo come un messaggio non verbale. Non sono io che non voglio (o che voglio) far questo, è qualcosa che non posso controllare, per es. i nervi, la malattia, l'ansia, un difetto della vista, l'alcool, l'educazione che ho ricevuto, i comunisti, o mia moglie.”