“Il miglior cibo che abbia mai mangiato l'ho sempre trovato all'interno delle comunità più povere.”
“Il vivandiere del monastero al banco del pesce:- Quanto costano queste aragoste?- Dieci soldi vive, cinque morte.- Be’, ammazzamene un paio.”
“Ad alcuni giovanimonaci che brontolavano per la povertà del cibo monastico il grande Antonio disse:- Ricordatevi che ci sono popoli interi il cui pane quotidiano è la fame!”
“Finché gli uomini si ciberanno come le tigri essi manterranno la natura della tigre.”
“I piatti che mi prepara mia moglie si sciolgono in bocca, ma mi piacerebbe che imparasse a scongelarli, prima.”
“Tante volte dicono che sono arrabbiato, incazzoso: noi lavoriamo con le materie prime, con il cibo, per cui esigo il massimo rispetto per questo. Lavorare bene deve essere normale, non un obbligo. E’ normale avere rispetto per il cibo e poi anche verso se stessi e le altre persone in cucina.”