“Giù. Le. Mani. Dalle. Mie. Jordan! ”
Le cose assumono contorni indefiniti (tanto ci sarebbe da dire sulla tua poetica dell’indefinito spesso ridotta a uno stratagemma estetico) e quindi vibrano, come accade con le stelle, per te sempre “vaghe”, cioè belle perché distanti. In un attimo si potrebbe perderle, e in quello stesso attimo si comincia a desiderarle, a immaginarle, a progettare come raggiungerle, a sperare. Ogni cosa per te è contemporaneamente anche la sua possibileperdita.
“L’abitudine ad aver tutto a portata di mano disabitua alla ricerca lunga e paziente dell’infinito, cosa o persona che ne sia lo scrigno.”
“Quanto più siamo attaccati a qualcosa, tanto più è probabile che ci arrabbiamo.”
“L’amore totale si fonda non sull’attaccamento, ma sull’altruismo, che costituisce la risposta più efficace alla sofferenza.”
“L’amore per il proprio coniuge o per i propri figli, o per un caro amico, si mescola all’attaccamento, e quando questo si trasforma è probabile che la tua gentilezza scompaia.”