“La rivoluzione della controcultura, in America, almeno un risultato l’aveva ottenuto: trovare un lavoroidiota a un sacco di ragazzotti strafatti.”
“Il mio primo giorno a New York un tizio mi ha chiesto se sapevo dove fosse Central Park. Quando gli ho detto che non lo sapevo mi ha risposto, ‘ti dispiace se ti rapino qui?’.”
“Voglio parlare dell'Europa: io mi sento europeo, non americano.”
“L'America è ancora un paese di frontiera che quasi rabbrividisce all'idea dell'espressione creativa.”
“L'America è una nazione con tanti difetti, ma con speranze così grandi che solo i vigliacchi rifiuterebbero di riconoscerle.”
Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande "I CARE". È il motto intraducibile dei giovaniamericani migliori: "me ne importa, mi sta a cuore". È il contrario esatto del motto fascista "me ne frego".