“Se ce l'hai e sai di averlo, allora ce l'hai. Se ce l'hai ma non sai di averlo, non ce l'hai. Se non ce l'hai ma pensi di averlo, allora ce l'hai.”
Fatta eccezione per la meditazione profonda, non ci si imbatte mai nella religione. Non è qualcosa scritto nella Gita, né nel Corano, non è scritto da nessuna parte; non può esserlo, perché non è qualcosa che si possa scrivere. Ciò che è scritto è moralità. Ciò che è scritto è: “Devi fare questo, non devi fare quest’altro”. Obblighi e divieti. La religione non ha nulla a che fare con tutto questo. Fondamentalmente, la religione è la scienza che permette di creare consapevolezza dentro di te. Diventa dunque più meditativo, diventa più consapevole.
“La vera religione è istantanea: qui diventi consapevole e immediatamente l’infelicità scompare. Non devi aspettare la vita successiva, non devi neppure aspettare fino a domani! ”
“La religione è la scienza che permette di creare consapevolezza dentro di te. Diventa dunque più meditativo, diventa più consapevole. Da quella consapevolezza nasce un carattere molto flessibile, spontaneo, qualcosa che cambia ogni giorno in base alla situazione, che non è attaccato al passato, che non è qualcosa di prefabbricato. Al contrario, è una responsabilità: la capacità di rispondere alla realtà, momento per momento.”
“Il saggio trova l’armonia: non indulge nei desideri, né rinuncia; semplicemente diventa consapevole dell’intera situazione. Non si preoccupa di scappare dal mondo, inizia a diventareconsapevole del suo ego che proietta il mondo.”
“La verità è semplicissima, ed è proprio a causa di questa sua semplicità che non la guardi. Devi imparare, devi diventareconsapevole di questa semplicità, di questa ovvietà che caratterizza il Vero. ”