“Era la saggezza imperiosa dell’eternità che irrideva alla futilità della vita e agli umani sforzi.”
“I miei patimenti fisici giornalieri e incurabili sono arrivati con l'età ad un grado tale che non possono più crescere: spero che superata finalmente la piccola resistenza che oppone loro il moribondo mio corpo, mi condurranno all'eternoriposo che invoco caldamente ogni giorno non per eroismo, ma per il rigore delle pene che provo.”
“La vita debb’essere viva, cioè vera vita; o la morte la supera incomparabilmente di pregio.”
“La natura ci destinò per medicina di tutti i mali... la morte.”
“Ruysch: A ogni modo, tutti si persuadono che il sentimento della morte sia dolorosissimo. Morto: Quasi che la morte fosse un sentimento, e non piuttosto il contrario.”
“A chi piace o a chi giova cotesta vita infelicissima dell'universo, conservata con danno e con morte di tutte le cose che lo compongono?”