“L'autocommiserazione è forse l'ultima di tutte le emozioni e spesso ce ne abbandoniamo solo perché siamo troppo stanchi per resistere.”
“Dappertutto gli uomini non fanno altro che togliersi o vincersi qualcosa a vicenda.”
“Ero preso da una profonda tristezza; mi veniva da piangere. Mi stupivo di tutto e ogni cosa mi metteva in agitazione. Tutto quello che mi circondava mi appariva estraneo, indifferente. Questo mi uccideva. Riuscii a scuotermi da questo torpore soltanto a Basilea, di sera, e lo dovetti al ragliare di un asino sul mercato della città. Quell’asino mi colpì, mi comunicò non so come una gioia inesprimibile, e proprio in quel momento la mia mente si rischiarò.”
Egli era uno di quei gelosi che, nel separarsi dalla donna amata, si metteva a pensare a Dio solo sa quante coseorribili le sarebbero potute accadere e di come ella lo avrebbe “tradito”, ma nel momento in cui tornava di corsa da lei, sconvolto, sconfitto, definitivamente convinto che ella lo avesse già tradito, al primo sguardo al viso di lei, al viso sorridente, allegro e dolce di quella donna, egli si sentiva rinascere, metteva da parte ogni sospetto e, con una vergogna piena di gioia, si rimproverava la propria gelosia.
“È forse possibile accostarsi al tavolo da gioco senza farsi immediatamente contagiare da superstiziosipresentimenti?”
“La civiltà ha reso l'uomo, se non più sanguinario, in ogni caso più ignobilmente sanguinario di quanto fosse un tempo.”