“Non avevo un cachet altissimo. Ma avevo gli sponsor. Per dieci anni ho pubblicizzato materassi. Alla fine sembravo un materasso.”
La pubblicità era un mezzo un po' fascista di comunicare perché era un monologo della comunicazione, si infilavano "chiodi" nella testa delle persone; diventerà molto più democratica perché ognuno avrà la possibilità di scegliere l'informazione che vorrà.
“La pubblicità è una grande fabbrica di sogni per la nostra società.”
“La pubblicità non sceglie per nessuno. Permette di scegliere meglio. E basta.”
“Ora ti mostrano come i loro detergenti lavano le macchie di sangue, un'immagine abbastanza violenta. Io penso che se tu avessi una maglietta con macchie di sangue dappertutto, forse lavarla non è il tuo problema più grande. Forse dovresti sbarazzarti del corpo prima di fare il lavaggio.”
“È difficile produrre un documentario televisivo che sia insieme incisivo e approfondito quando ogni dodici minuti viene interrotto da dodici coniglietti ballerini che decantano una carta igienica.”