“Se odiamo qualcuno, è perché nella sua effige odiamo qualcosa che è in noi. Quello che non è in noi non riesce a eccitarci.”
“Egli [Pericle] era personaggio potente, per prestigio e lucida capacità di giudizio, assolutamente trasparente e incorruttibile, reggeva saldamente il popolo senza però violare la libertà e non si faceva guidare da esso più di quanto non lo guidasse lui, poiché non cercava di conseguire il potere con mezzi impropri e perciò non era costretto a parlare per compiacere l’uditorio. Il suo potere si fondava sulla considerazione di cui godeva. Quando si accorgeva che quelli – l’Assemblea – si abbandonavano a sconsiderata baldanza, li colpiva con le sue parole, portandoli allo sgomento, per ricondurli poi ad uno stato d’animo di rinnovato coraggio, se li vedeva in preda ad una paurairrazionale.”
“Ho rinunciato a cercare il consenso a ogni costo. Accetto di non riuscire simpatica a tutti. Ho imparato a dire quello che penso e a non aspettare le cose, ma a farle succedere. Ad affermare me stessa.”
“Vorrei che le parole per me non avessero tutta questa importanza, vorrei che non m’incatenassero a chi le dice, a chi le ho dette.”
“Il legno sembra fermo, ma è sottoposto a pressioni interne che lentamente lo spaccano.La ceramica si rompe, fa subito mostra dei suoi cocci rotti.Il legno no, finché può nasconde, si lascia torturare ma non confessa.Io sono di legno.E mentre il cuore degli altri mi batte addosso, mi dimentico del mio, che è scarico di pile.”
“Sentimentiforti non per forza corrispondono ad una fortepersonalità.”