“Per i magistrati gli avvocati non sono che dei seccatori che cercano di dilazionare il funzionamento delle leggi.”
Disse un giudice, che aveva una certa fantasia, a un professore di procedura: "Voi passate la vita ad insegnare agli studenti che cosa è il processo: meglio sarebbe, per cavarne buoni avvocati, insegnar loro che cosa il processo non è. Per esempio: il processo non è un palcoscenico per gli istrioni; né una vetrina per mettervi in mostra le mercanzie; né un'accademia di conferenzieri; né un salotto di sfaccendati che si scambiano motti di spirito; né un circolo di giocatori di scacchi; né una sala di scherma...". "Né un dormitorio..." continuò timidamente il professore.
“I giuristi non possono permettersi il lusso della fantasia.”
“Accade che lo Stato agisce talora come se fosse il più aperto nemico dei giudici e i giudici se vogliono rendere giustizia devono farlo a volte, più che in nome dello Stato, a dispetto dello Stato. Qui in Italia tra magistrati e ministri di giustizia si respira da un pezzo un'atmosfera di reciprocaostilità e mutuosospetto.”
“Sempre, tra le tante sofferenze che attendono il giudice giusto, vi è anche quella di sentirsi accusare, quando non è disposto a servire una funzione, di essere al servizio della fazione contraria.”
“La peggiore sciagura che potrebbe capitare a un magistrato sarebbe quella di ammalarsi di quel terribile morbo dei burocrati che si chiama il conformismo. Una malattia mentale simile all'agorafobia, il terrore della propria indipendenza.”