Viviamo in un “villaggio globale” sconvolto dalle guerre, un pianeta, quello degli uomini, dove tra l’altro qualcuno ha seminato cento milioni di mine antiuomo. Decine di conflitti, milioni di morti. Con tutto il corollario di vergogne, vero arsenale della guerra: fame e malattie, miseria e odio, esecuzioni sommarie, vendette, attentati, stupri, pulizie etniche, torture, violenze. Terrorismo. E a scuola si studiano le battaglie, non la guerra. Né la pace.
“Lei non ha idea di cosa faccia la guerra ad un uomo. Io li odio. Ho migliaia di ragioni per odiarli.”
“Il comando vuol farci battere come macchine, prendere fredde e calcolate decisioni. Ma noi non siamo macchine, e se ci comportiamo come loro, qual è il valore della vittoria?!”
“- Achille: Sei molto coraggioso o molto stupido per inseguirmi da solo. Devi essere Ettore! Lo sai chi sono io?- Ettore: I sacerdoti non erano armati! Battiti!- Achille: Perché ucciderti ora, principe troiano? Nessuno ti vedrebbe cadere!- Ettore: Perché sei venuto qui?- Achille: Si parlerà di questa guerra per mille anni.- Ettore: Di noi tra mille anni non resterà neanche la polvere.- Achille: Sì, è vero, ma i nostri nomi resteranno. Và a casa principe. Bevi del vino, fai l'amore con tua moglie. Domani faremo la nostra guerra.- Ettore: Tu parli della guerra come se fosse un gioco, ma quante mogli alle porte di Troia aspettano mariti che non torneranno?- Achille: Potrebbe consolarle tuo fratello. Pare che sia bravo ad allettare le mogli degli altri!- Udoro: Mio signore, lo lasci andare?- Achille: È ancora presto per uccidere i principi...”
“Due eserciti che si combattono sono come un grande esercito che si suicida.”
“Fermare la guerra? Impossibile! Non c'è cura per questa malattia che affligge il mondo.”