“È necessario avere precisa consapevolezza di chi sia la persona da controesaminare e di come questa persona sia stata percepita dai giudici.”
“Per capire come il processo veramente funzioni, non basta neanche assistere alle udienze, o leggere le sentenze, o studiare le statistiche giudiziarie: i riti essenziali della giustizia sono quelli che si celebrano senza spettatori nelle camere di consiglio, ove si decidono le sorti delle cause, o nei consigli giudiziari ove si decidono le sorti dei magistrati.”
Disse un giudice, che aveva una certa fantasia, a un professore di procedura: "Voi passate la vita ad insegnare agli studenti che cosa è il processo: meglio sarebbe, per cavarne buoni avvocati, insegnar loro che cosa il processo non è. Per esempio: il processo non è un palcoscenico per gli istrioni; né una vetrina per mettervi in mostra le mercanzie; né un'accademia di conferenzieri; né un salotto di sfaccendati che si scambiano motti di spirito; né un circolo di giocatori di scacchi; né una sala di scherma...". "Né un dormitorio..." continuò timidamente il professore.
“Il processo serve al diritto [...] come il diritto serve al processo.”
“Principio cardine e mai obliatile del processo penale è poi la presunzione di non colpevolezza dell'imputato fino alla sentenza irrevocabile di condanna. Esso, oltre ad essere solennemente sancito dalla Costituzione repubblicana e dalle convenzioni internazionali alle quali lo Stato italiano ha liberamente aderito, costituisce la ragione stessa del processo: la sua inosservanza rende infatti inspiegabile il processo come momentorazionale di accertamento della fondatezza dell'accusa.”
“Funzione esclusiva del processo penale è l'accertamento della verità processuale ad opera del giudice, istituzionalmente collocato al di sopra delle parti in una posizione di assoluta neutralità rispetto agli interessi in conflitto.”