“Le masse non si ribellano mai in maniera spontanea, e non si ribellano perché sono oppresse. In realtà, fino a quando non si consente loro di poter fare confronti, non acquisiscono neanche coscienza di essere oppresse.”
“Non si è veramente vigili e consapevoli se non si scrive.”
“Bisogna essere in grado di rendersi conto dell’ineluttabilità del fallimento. In un certo senso anche il fallimento va esercitato, a piccole dosi. Altrimenti chi lo affronta per la prima volta e soccombe di fronte a esso è paragonabile all’alpinista finito nel crepaccio, che non reagisce, che non oppone alla disperazione la sua aggressività, il suo coraggio, la sua forza e la sua voglia di vivere. Se ho continuato ad accettare nuove sfide, questo non è avvenuto perché sono un ambizioso, probabilmente è avvenuto perché nell’insuccesso ho colto uno stimolo a tentare di nuovo.”
“Tanti anni sono passati e voi vedete, Immacolata Signora di Lourdes, che i miei capelli sono imbiancati e che sono ormai vicino al traguardo. Non oso guardare indietro, alle mie colpe, ho bisogno di rifugiarmi sotto il vostro mantello di misericordia. Ma quando apparirò davanti al vostro Figlio, ricordategli – ve ne prego – che mi avete visto in ginocchio, accanto a Bernadette, nella Grotta dove Voi sorridevate.”
“Sono una scrittrice da molto tempo e mi rendo conto di quando le cose non funzioano, ma non vuol dire che sia in grado di sistemarle.”
“Forse siamo delle marionette - delle marionette controllate dai vincoli della società. Ma almeno siamo marionette dotate di percezione, di consapevolezza. E forse la nostra consapevolezza è il primo passo verso la nostra liberazione.”