“- Era per farmi farebruttafigura.- Non ti serve il mio aiuto.”
“- Abba, ogni notte faccio un bruttosogno: un angelo del Cielo entra nella mia camera, si avvicina al mio giaciglio e mi benedice.- E lo chiami un bruttosogno?- Altroché. Quando l’angelo se ne va, sbatte violentemente la porta ed io mi sveglio di soprassalto!”
“- Chi mi sa dire – chiese un giorno abba Michele ai bambini del villaggio – come Dio possa essere dappertutto senza che lo si veda?Un bimbo rispose:- Io. Penso ad un pezzo di zucchero in una ciotola di latte.”
“Così rispose un procuratore romano ad abba Lumidio che lo rimproverava per la sua insensibilità: Io insensibile?! Non è vero. Ho una gran forza d’animo nel sopportare i mali che tormentano gli altri.”
“Sulla soglia della chiesa di un cenobio stava seduto un pover uomo che viveva di espedienti.- Non ti vergogni? – lo rimproverò l’igumeno.- Un mese fa eri cieco e adesso sei monco…- Non irritarti, abba, ma piuttosto gioisci. Ho ritrovato la vista, e ne ho avuto una tale emozione che mi sono cascate le braccia…”
“Il gallo di un monastero, che aveva ascoltato con attenzione l’omelia dell’abate sui pericoli e i danni del vino, vide un giorno un monaco della cucina che stava preparando un gallo al vino.Gridò allora fra sé:- Allora è vero che il vino uccide!”