“Man mano l’aristocrazia si sviluppa, il governo tende sempre più ad agire esclusivamente nell’interesse della classe dirigente... sia che questa classe sia una monarchia ereditaria, o un impero finanziario oligarchico, o una burocrazia cristallizzata.”
“Noi, parlo della mia generazione, siamo a un bivio. Dobbiamo scegliere se fare i polli di batteria o avere il coraggio di usare un linguaggio diverso.”
“Berlusconi da solo non ce la farebbe. Ha bisogno di qualcuno che cada nel suo trappolone. Ha bisogno che ogni sua dichiarazione – lungamente studiata – sia accolta da un coro di critiche, che i suoi avversari si lancino sul primo cronista Ansa per manifestare tutto il loro sdegno: ma come, proprio lui adesso dice che dobbiamo tagliare le tasse?”
“Mi ha molto colpito che con un gesto di grande intelligenza il nuovo ministro della Cultura, Massimo Bray, abbia scelto di andare a Pompei da solo, senza privilegi e auto blu, utilizzando le strutture pubbliche. Fedele alla celebre legge di Murphy per cui la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo, il treno della circumvesuviana su cui viaggiava si è bloccato per un guasto. Nessuno avrebbe detto niente se una passeggera non avesse esultato di gioia nel vedere il ministro in mezzo agli altri cittadini, senza lampeggiante e scortato solo dal suo iPod, postandone immediatamente la foto sul profilo Twitter. Il punto è che il ministro ha capito meglio di tanti altri che se vuoi rilanciare Pompei è ovvio che devi smettere di far crollare i muri. Ma devi anche arrivarci con un treno che non sia sudicio, che sia accogliente, che racconti il viaggio che stai per fare. E, già che ci siamo, non si rompa, perché pare che sia un problema non da poco arrivare almeno a destinazione. Dunque il turismo come accoglienza che parte dalle piccole cose.”
“Firenze è stata la città dei guelfi e dei ghibellini. Ma poi i guelfi, tanto per star tranquilli, si divisero pure in bianchi e neri. Io sono un fiorentino vero, non uno che fa il salto della quaglia come Lamberto Dini. Voglio curare Firenze come si merita e non sono in vendita.”
“Abbiamo il dovere di liberarci dal riflesso condizionato per cui prima di dire la nostra sulle questionieconomiche aspettiamo il comunicato delle rappresentanze dei lavoratori.”