“Le fotografie raccontavano sempre qualcosa di speciale. Per prendere la macchina fotografica doveva esserci un motivo, un evento: un matrimonio, un compleanno, il battesimo, la comunione, un viaggio, le vacanze. Impensabile fare tre fotografie al piatto di pasta o alla pizza o alla fetta di torta, come succede adesso con le macchine digitali o il telefono. Le foto scattate senza un motivo speciale solitamente erano state fatte per finire il rullino e poterlo portare a far sviluppare.”
“Soltanto un primordiale istinto narrativo, a sua volta palese strascico delle religioni, impone retrospettivamente un senso a ciò che è o non è accaduto.”
“Io prendo i fatti, io li studio pazientemente, io applico l'immaginazione.”
“A volte, in mezzo a tanta casualità, accade qualcosa di inaspettato che dà la spinta ad andare avanti.”
“Non succede niente, nessuno viene, nessuno va, è terribile.”
“Gli eventi mentali non influenzano mai quelli fisici. Accade spesso che quelli fisici modifichino quelli mentali, e quando si pensa che la mente sia malata in realtà si tratta solo di illusioni.”