"Giornalista" è un termine dispregiativo impiegato dagli scrittori che non vengono letti per riferirsi agli scrittori che vengono letti.
“Impossibile aprire una gazzetta qualsiasi di non importa che giorno, mese o anno, senza trovarvi a ogni riga i segni della più spaventosa perversitàumana e in pari tempo la più stupefacente vanteria di probità, di bontà, di carità e le più sfrontate affermazioni riguardo al progresso e alla civiltà. Ogni giornale, dalla prima all'ultima riga, non è che un contesto d'orrori. Non capisco che una mano pura possa toccare un giornale senza una convulsione di disgusto.”
“I giornalisti sono impermeabili a tutto. Arrivano sul cadavere caldo, sulla partita, a teatro, sul villaggio terremotato, e hanno già il pezzo incorporato. Il mondo frana sotto i loro piedi, s'inabissa davanti ai loro taccuini, e tutto quanto per loro è intercambiabile letame da tradurre in un preconfezionato compulsare di cazzate sulla tastiera. Cinici? No frigidi.”
“I giornalisti dicono una cosa che sanno non essere vera, nella speranza che se continuano a dirla abbastanza a lungo lo diventi.”
“Tutti noi che usiamo professionalmente i mass media siamo i modellatori della società. Noi possiamo volgarizzare ogni società. Noi possiamo violentarla. O possiamo aiutarla a sollevarsi ad un livello superiore.”
“Il giornalismo è il contatto e la distanza.”