“Tutti vogliamo che le cose restino uguali, accettiamo di vivere nell’infelicità perché abbiamo paura dei cambiamenti, delle cose che vanno in frantumi, ma io ho guardato questo posto, il caos che ha sopportato, il modo in cui è stato adoperato, bruciato, saccheggiato, tornando poi a essere se stesso e mi sono sentita rassicurata. Forse la mia vita non è stata così caotica, è il mondo che lo è, e la sola vera trappola è restare attaccati ad ogni cosa. Le rovine sono un dono. La distruzione è la via per la trasformazione”
Il paradigma comunicativo è cambiato: non siamo più solo “oggetto” di comunicazione ma “soggetto” di questa.
“A volte le cose più piccole cambiano le direzioni delle nostre vite, il minimo respiro di una circostanza, un momento casuale che si collega come un meteorite che colpisce la terra. Le vite hanno girato e cambiato direzione sulla base di un'osservazione casuale.”
“Il mondo cambia costantemente, e in naturaesserecostante sarebbe incostanza.”
“La chimica è, tecnicamente... la chimica è lo studio delle sostanze, ma io preferisco vederla come lo studio dei cambiamenti. Ad esempio, pensate a questo: elettroni, loro cambiano i loro livelli di energia; molecole... le molecole cambiano i loro legami; elementi... si combinano e cambiano in composti. Be', questa... questa è la vita, giusto? Cioè è solo... è la costante, è il ciclo: creazione e dissoluzione, poi di nuovo creazione poi ancora dissoluzione, è crescita poi decadimento, poi trasformazione! Ed è affascinante, davvero!”
“Il lavorocreativo è una di quelle attività che dipendono dallo stato d’animo e che quindi non possono essere realizzate su richiesta. Tutti i fenomeni dipendenti dallo stato d’animo sono accompagnati da cambiamenti di consapevolezza. Può trattarsi di un cambiamento di energia e di concentrazione reale o percepito, di una diversa percezione del tempo, e così via. Tali cambiamenti variano da giorno a giorno, da persona a persona e, per una stessa persona, da esperienza a esperienza. La natura altamente variabile delle esperienze e la loro soggettività rendono difficili da studiare i fenomeni dipendenti dallo stato d’animo, una vera e propria sfida per l’indagine scientifica.”