Contare è la cosa più aggressiva che si possa fare a un computer, è l’equivalente del guardare un essereumano con aria minacciosa ripetendo: “Sangue... sangue... sangue... sangue".
“Se vuoi conoscere veramente una persona, guarda il suo Hard Disk!”
“La cosa più straordinaria è che in principio c'è l'orrore per la pagina vuota. Ai miei occhi, ogni pagina presentava questo suo candore e io dovevo sporcarla. Non ripongo alcuna fiducia nel lavoro al computer: è un modo di scrivere troppo pulito, e i risultati giungono troppo in fretta.”
“Se metti due computer vicini, costruiti ad una settimana l'uno dall'altro comunicano, alla velocità della luce, ma uno in aramaico e l'altro in sardo antico. Non ci capiamo più, lo capite?”
“La scrittura è nata come ancella della coscienzaumana, ma sta diventando sempre di più la sua padrona. I nostri computer hanno difficoltà a capire come parla, sente, sogna l’Homo sapiens. Così all’Homo sapiens stiamo insegnando a parlare, sentire e sognare nel linguaggio dei numeri, che può essere capito dai computer.”
“Il vero pericolo non è che i computer inizino a pensare come gli uomini, ma che gli uomini inizino a pensare come i computer.”