Contare è la cosa più aggressiva che si possa fare a un computer, è l’equivalente del guardare un essereumano con aria minacciosa ripetendo: “Sangue... sangue... sangue... sangue".
“Ancora non sapevo che i nuovi computeramericani di cui si era rifornito il Dipartimento di Storia, scocche beige ravvivate da una piccola mela multicolore, erano destinati a cambiare il mio modo di pensare alla scrittura, alla grafica, allo stivaggio di informazioni e, un giorno, persino alla musica, alla corrispondenza e alla vitasociale in genere.”
“Uso spesso il computer per comporre, ma in genere le idee migliori mi vengono mentre cammino per la strada. E devo stare attento a imboccare strade semi-deserte per non essere preso per pazzo dai passanti.”
“Se il computer è un dio, è un dio del Vecchio Testamento con un sacco di leggi e nessuna pietà.”
“Soltanto il sapere che esita conta. Questo è ciò che, più di ogni altra cosa, manca al computer: l'esitazione.”
“L'uomomoderno comunica spesso più con il suo mouse che con la sua lingua.”