“Zaphod aveva commesso l’errore di esaminarsi l’anima. Era stato un errore, naturalmente. Era successo di notte, naturalmente. Dopo una giornata difficile, naturalmente. Il giradischi della nave suonava una musica che arrivava al cuore, naturalmente. E lui, naturalmente, aveva bevuto qualche bicchiere di troppo. In altre parole si erano verificate tutte le condizioni che non mancano mai di verificarsi quando si rimane vittima di un attacco di autoanalisi spirituale. Nonostante le attenuanti, però, non si poteva negare che si fosse trattato di un errore.”
“Tutti possono sapere quello che io so... ma il mio cuore, lo possiedo io solo.”
“Non conosco me stesso, e che Dio mi aiuti se dovessi mai riuscirci.”
“Sarei già andato lontano,tanto lontano quanto è grande il mondo,se non mi trattenessero le stelleche hanno legato il mio al tuo destino,così che solo in te posso conoscermi.E la poesia, i sogni, il desiderio,tutto mi spinge a te, alla tua natura,e dalla tua dipende la mia vita.”
“Quando noi manchiamo a noi stessi, tutto ci manca.”
“Tu conosci sol uno degli impulsi del cuore, ed oh, non imparar mai a conoscere l'altro! Misero, due anime albergano nel mio petto, e vi si guerreggiano continuamente, e l'una vorrebbe pure svilupparsi dall'altra. L'una con intenso, indomabile amore, si tiene alla terra, e vi si aggrappa duramente cogli organi del corpo; l'altra si leva impetuosa su questo oscuro soggiorno verso le sedi dove abitano gli alti nostri progenitori.”