“Chi non ha guardato negli occhi un bambino almeno una volta, leggendovi una critica, lo sguardo accigliato e consapevole di un prigioniero?”
“Quando un bambino nasce, non ha ego. Non sa chi è: è una tabula rasa sulla quale noi iniziamo a scrivere. Gli diciamo che è un maschio o una femmina, un musulmano o un hindu, che è buono o cattivo, intelligente o stupido. Iniziamo a fornirgli idee su chi è; gli diciamo se è bello o brutto, obbediente o disobbediente, amato o non amato, importante o non importante – gli forniamo un flusso continuo di idee su se stesso.”
“Puoi condizionare un bambino a esseresanto e lo diventerà, ma resterà infelice.”
“Il bambino ti ama, non conosce ancora il dubbio, non sospetta di niente; e come potrebbe sospettare? È di una purezza tale... è pura consapevolezza, è puro amore; sua madre dice qualcosa, e lui ci crede.”
“Meravigliosa la mente di bambino eh!”
“A volte anche le gioie più grandi portano sfide, e i bambini con bisogni speciali ispirano un amore molto, molto speciale.”