“E' il male il vero motore di ogni racconto: gli eroi e le vittime sono solo uno strumento, perché ai lettori non interessa la vita quotidiana, hanno già la loro.”
“Se togliamo tutto quello che ci fa male, cosa resterà?”
“A me interessano quei pezzi di mondo in cui l'orrore e il meraviglioso si intrecciano in un modo apparentemente inestricabile. Mi incuriosisce la possibilità che qualcosa di bello abbia bisogno, per nascere, di un terreno che fa schifo: e mi attira riflettere su tutto ciò che di orrendo può nascere da un terreno che crediamo positivo e giusto. C'è qualcosa, in fenomeni come quelli, che sfugge a ogni logica: sono domande aperte, e scomode. Boicottano la nostra generale propensione a un igienismo ideologico per cui esistono solo cose pulite e cose sporche. Ci aiutano a ricordare che noi siamo più complessi di così, e il mondo che noi abbiamo prodotto non è completamente coerente: in molte sue tessere, pulizia e sporcizia dipendono una dall'altra: hanno bisogno una dell'altra.”
“Dire malanimo non basta. Misurare quanto è male e quanto è animo.”
“L'unica e suprema voluttà dell'amore sta nella certezza di fare del male. E l'uomo e la donna sanno fin dalla nascita che il male è fonte di ogni voluttà.”
“Il male si fa senza sforzo, naturalmente, per caso; il bene è sempre il prodotto di un arte.”