“Il fiume che si svena alla sua foce,la sera che s'incenera e si sfa.”
“I fiumi mi han sempre attirato. Il fascino è forse in quel loro continuo passare rimanendo immutati, in quell’andarsene restando, in quel loro essere una sorta di rappresentazione fisica della storia, che è, in quanto passa. I fiumi sono la Storia.”
“Il Mekong era piatto e senza drammi, l’acqua densa, con la superficie a volte mossa da grandi bolle di fango. Si scivolava via lenti fra le due sponde che erano l’essenza di quella contraddizione che dentro di me avrei tanto voluto risolvere: a sinistra la sponda laotiana con i villaggi di capanne all’ombra delle palme di cocco, le barche a remi ormeggiate al fondo di semplici scale di bambù e, la sera, i bagliori teneri delle lucine a olio nel silenzio; a destra, la sponda thailandese: luci al neon, la musica degli altoparlanti e il rombare lontano dei motori. Da una parte il passato da cui tutti vogliono strappare i laotiani, dall’altra il futuro verso cui tutti credono di dover correre. Su quale sponda la felicità?”
“Il tempo è soltanto il fiume dove vado pescando.”
“Il fiume è misterioso e nasconde sempre qualcosa di così pauroso da dare i brividi. Anche se nelle giornateserene scorreva con un mormorio tranquillo e il sole, brillando sulla riva, faceva risplendere il verde delle piante, chissà perché avevo la sensazione che fosse legato a qualcosa di nero, profondo e spaventoso.”
“La paura che suscita il fiume è l’insondabilità e la spaventosità dello scorrere del tempo.”