“Gli scrittori tendono a essere una razza di guardoni. Tendono ad appostarsi e a spiare. Sono osservatori nati. Sono spettatori.”
“Non ci sono né veristi né idealisti. Ci sono degli autori che scrivono bene e degli altri che scrivono male; ecco tutto.”
“Gli scrittori non scrivono per informare gli altri, ma per scoprire qualcosa loro stessi.”
Una volta ho chiesto al mio agente letterario quali scritti paghino meglio, e lui mi ha detto: "Le richieste di riscatto".
“Gli scrittori oggi devono navigare le instabili correnti verbali dell'era post-Gutenberg. Quand'è che finisce il gergo e inizia un nuovo dialetto? Dov'è la linea tra il neologismo e l'iperbole? Qual è il linguaggio del villaggio globale? Come possiamo tenere il passo con la tecnologia senza impantanarci nei tecnicismi? È possibile scrivere di macchine senza perdere il senso dell'umanità e della poesia?”
“Chiedere ad uno scrittore in attività cosa ne pensa dei critici è come chiedere a un lampione cosa ne pensa dei cani.”