“Per una cattolica, il male assoluto è il diavolo, non è il fascismo.”
“Quante altre libertà questa loro libertà era costata, i siciliani non sapevano e non volevano sapere: avevano visto sul banco degli imputati, nei grandi processi delle assise, tutti i don e gli zii, i potenti capi elettori e i commendatori della Corona, medici ed avvocati che si intrigavano alla malavita o la proteggevano; magistratideboli o corrotti erano stati destituiti; funzionari compiacenti allontanati. Per il contadino, per il piccolo proprietario, per il pastore, per lo zolfataro, la dittatura parlava questo linguaggio di libertà. ‘E questa è forse la ragione per cui in Sicilia’ pensava il capitano ‘ci sono tanti fascisti: non è che loro abbiano visto il fascismo solo come una pagliacciata e noi, dopo l’otto settembre, l’abbiamo sofferto come una tragedia, non è soltanto questo; è che nello stato in cui si trovavano una sola libertà gli bastava, e delle altre non sapevano che farsene.”
“C’era il fascismo e a scuola mi avevano arruolato, Figlio della Lupa. Portavo la camicina nera. Non ci si vedevano le macchie. Potevo finalmente imbrattarmi con l’inchiostro.”
“Ricordarsi sempre che l'insurrezione che noi vogliamo non ha lo scopo d'imporre trasformazioni sociali e politiche in sensosocialista o comunista, ma ha come scopo la liberazione nazionale e la distruzione del fascismo.”
“Il fatto che non porto il distintivo viene considerato una prova di 'scarsi sentimenti fascisti'. Ma, dico io, se il distintivo si deve appuntare sulla giacca e la mia giacca non ha occhielli, il distintivo dove me lo devo mettere? Per questo mi manderanno al confino? Magari! Scelgo il confine con la Svizzera: orologi, svizzerotte, mica male...”
“Essere o non essere fascista? Questo è il problema... Ignorare, morire di fame, oppure sfidare l'avversa fortuna e combattere?”