“- Mark: I maschi Darcy studiano a Eaton da cinque generazioni.- Bridge: Beh, mio figlio non sarà mai sbattuto in un collegio, sappilo. Tanto meno in un odioso istituto fascista in cui ti sbattono un bastone non stiamo a dire dove, che non riuscirai a rimuovere per tutta la vita!- Mark: Certo...- Bridge: Non parlavo di te.- Mark: No, naturalmente no! E qual è l'alternativa? Farlo dormire con mamma e papà per dargli il biberon fino a tredici anni e iscriverlo in qualche scuola progressista dove gli fanno cantare Yellow Submarine mentre pratica la masturbazione di gruppo?”
“Solo la scuola è sinonimo di futuro. Non dimentichiamo che le scuole sono i posti dove da grandi si torna per andare a votare: ed è qualcosa di più di un fatto simbolico. Le scuole, pubbliche e di qualità, sono fondamentali perché altrimenti è inutile riempirsi la bocca della parola «merito», ripetere demagogicamente che il merito va premiato. Perché il merito nasce dalla possibilità di esserecostruito, è un fatto relazionale, dipende dal contesto, dal punto di partenza. Senza pari opportunità di partenza si finisce solo con il premiare chi c’è già, chi è già in prima fila, o al massimo in seconda. Degli altri si perdono le tracce.”
“Per ciascun uomo, l'apprendimento dovrebbe essere un processo che continua per tutta la sua vita. Dobbiamo abbandonare, il più rapidamentepossibile, l'idea che la scuola sia in qualche modo limitata all'adolescenza. Come potrebbe essere così, in un mondo dove metà delle cose che un uomo conosce a vent'anni non sono più vere a quaranta - e metà delle cose che un uomo conosce a quaranta non erano state scoperte quando ne aveva venti?”
“La scuola consegue tanto meglio il proprio scopo quanto più pone l'individuo in condizione di fare a meno di essa.”
“Penso che sia scioccante che i quindicenni e i sedicenni lascino la scuolaincapaci di fare i conti e con la capacità di lettura di un bambino di quattro anni.”
“Canta pure, Grillo mio, come ti pare e piace: ma io so che domani, all'alba, voglio andarmene di qui, perché se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi, vale a dire mi manderanno a scuola, e per amore o per forza mi toccherà a studiare; e io, a dirtela in confidenza, di studiare non ne ho punto voglia e mi diverto più a correre dietro alle farfalle e a salire su per gli alberi a prendere gli uccellini di nido.”