“Un Dio grande mi avrebbe aiutato attraverso un sacco di schifezze e terrore e dolore e orrore, sarebbe stato più facile e forse anche più sensato, mi avrebbe aiutato a comprendere alcune delle puttane con cui avevo vissuto e alcune delle donne, i lavoriidioti, i non lavori, le notti di follia e sfinimento. [...] ma io, pensavo, se io mi convertissi, se credessi, allora dovrei abbandonare il demonio laggiù tutto solo nelle sue fiamme e questo non sarebbe carino da parte mia perché nei fatti sportivi tendevo quasi sempre a fare il tifo per i perdenti e nei fatti spirituali venivo colpito dallo stesso morbo.”
“Dio consolava; ma opprimeva. Dinanzi alla sua morte ci si può quindi rallegrare, sentirsi liberi, e si può prendere in mano il timone del mondo. Ma è anche inevitabile che altri si sentano smarriti, e che con la scomparsa di Dio e della sua dominazione opprimente la vita perda senso e il non senso della vita e l’angoscia che ne deriva si presentino come l’ultima e insuperabile verità.”
“La filosofia degli ultimi due secoli è la principale responsabile della morte di Dio.”
“Il concetto biblico di creazione indica soltanto indeterminatamente la dipendenza dell’universo da Dio.”
“Dio aveva dato agli uomini la ragione, per mezzo della quale potevano scoprire le cose da soli, ma aveva dato agli animali una conoscenza che non dipendeva dalla ragione, e che era molto più pronta e perfetta a modo suo, e con la quale avevano spesso salvato la vita degli uomini.”
“Uomo giusto è chi sa questo: che egli deve annullare Dio quotidianamente affinché la misura dell'eternagiustizia quotidianamente si compia.”