La mia famiglia apparteneva a una religione molto severa, la Chiesa dell'Etichetta Sociale.Il pontefice di quella chiesa era la Gente. Ossia, ogni azione compiuta e ogni parola pronunciata dovevano essere precedute dalla domanda: "cosa penserà la gente?".
“Sono una che ama il lavoro alla follia, intanto mi godo le famiglie del mio pubblico.”
Magari fossi solo “figlia di” Renato Izzo! Io sono anche “sorella di” Simona Izzo, “suocera di” Luca Argentero, “cognata di” Ricky Tognazzi, “ex cognata di” Antonello Venditti, “ex quasi cognata di” Maurizio Costanzo, “zia di” Francesco Venditti, “madre di” Myriam Catania, eccetera eccetera. Ma che ci devo fare? Ho una famiglia numerosa!
“I miei condividevano tutto nel nostro appartamento al Mercy, tranne i dischi: ognuno etichettava i suoi.”
“Voglio una casa che abbia superato tutti i suoi problemi, non voglio passare il resto della mia vita tirando su una casagiovane e inesperta.”
“La felicità cresce accanto ai nostri camini, e non deve essere raccolta nei giardini degli estranei.”