“Come siamo disgraziati noialtri poveriragazzi! Tutti ci sgridano, tutti ci ammoniscono, tutti ci dànno consigli. A lasciarli dire, tutti si metterebbero in capo di essere i nostri babbi e i nostri maestri.”
“I giovani sono la nostra salvezza in termini di cultura, creatività e competizione con il mondo. Non possiamo permettere che i cervelli migliori continuino a espatriare. I giovaniitaliani li vogliono dappertutto e il Paese se li lascia scappare. Di giovani bravi ce ne sono tanti, ma bisogna formarli e far germogliare in loro l’orgoglio della cultura italiana e la voglia di fare nel loro Paese.”
“I partigiani erano per lo piú bravi ragazzi e che come tali avevano dei bruttidifetti.”
“A ventidue anni, già aveva ai lati della bocca due forti pieghe amare, e la fronte profondamente incisa per l’abitudine di stare quasi di continuo aggrottato. I capelli erano castani, ma mesi di pioggia e di polvere li avevano ridotti alla piú vile gradazione di biondo. All’attivo aveva solamente gli occhi, tristi e ironici, duri e ansiosi, che la ragazza meno favorevole avrebbe giudicato piú che notevoli. Aveva gambe lunghe e magre, cavalline, che gli consentivano un passo esteso, rapido e composto.”
“Tra loro non c’era un adulto, quelli che avevano fatto il soldato nel Regio Esercito erano forse cinque ogni cento.”
“Tu aneli la battaglia... la brami. Sei solo un ragazzo che vuole dimostrare a se stesso di essereuomo.”