“È la tradizione del contadinoche col vicino fa sempre casino.”
“Il direttore d'orchestra, uscito di senno, senza rendersi conto di quello che faceva, agitò la bacchetta e l'orchestra non attaccò, non suonò, non avviò, ma appunto, rifilò una marcia incredibile, di una sguaiataggine unica.”
“Per me non ci sono dubbi che questi stati slavi di second'ordine, altrettanto barbari quanto la Russia, rappresentino un terrenoideale per il comunismo.”
“In lei c'era ammirazione per tutti coloro che compiono qualcosa di eccezionale.”
“Era chiaro che la visita a quella casa del dolore aveva lasciato in lui una traccia profonda. Rjuchin cercava di comprendere che cosa lo affliggesse. Il corridoio con le lampade azzurre gli si era fissato nella memoria? Il pensiero che sulla terra non c'è sciagura peggiore della perdita della ragione? Sì, sì, naturalmente, anche questo. Ma questo era in qualche modo un pensiero generico. E invece c'era qualcosa d'altro. Che cos'era? L'offesa, ecco cos'era. Sì, sì, le parole offensive lanciategli da Bezdomnyj direttamente sul viso. E il dolore non era nel fatto che erano offensive ma che contenessero una parte di verità.”
“Ho provato di tutto, accetto la mia sorte, e se ora piango è soltanto per il dolore fisico e per il freddo, perché il mio spirito non si è ancora spento... è tenace, lo spirito di un cane.”