“Figuratevi una magnifica montagna, magari con la vetta innevata. Guardandola, potete accorgervi che al suo centro c’è una pace perenne, una temperatura costante, così che, indipendentemente da quello che accade all’esterno, dentro è sempre uguale. Ora immaginate il susseguirsi delle stagioni. Arriva l’estate con i fulmini, i temporali, le piogge torrenziali e gli incendi, ma all’interno la montagna resta assolutamente immobile, tranquilla e calma. L’estate diventa autunno, con il vento che ulula e le foglie che cadono dagli alberi; arriva l’inverno, con la neve e le temperature rigide, che poi si trasforma in primavera, con la neve che si scioglie e le valanghe che si staccano. Ma il centro profondo della montagna, quello spazio bellissimo là dentro non è toccato da nessuno di questi cambiamenti stagionali.”
“La morte a Palermo è diversa, la morte violenta. Più profonda, più arcana e fatale. Esige contemplazione.”
“A quanti uomini, presi nel gorgo d'una passione, oppure oppressi, schiacciati dalla tristezza, dalla miseria, farebbe bene pensare che c'è sopra il soffitto il cielo, e che nel cielo ci sono le stelle. Anche se l'esserci delle stelle non ispirasse a loro un confortoreligioso, contemplandole, s'inabissa la nostra inferma piccolezza, sparisce nella vacuità degli spazi, e non può non sembrarci misera e vana ogni ragione di tormento.”
“L'uomo che ama contemplare a fronte alta la gloria di Dio in terra, deve contemplare questa gloria nella solitudine.”
“Il frutto decisivo di tutti quegli esercizi che chiamiamo meditazione o contemplazione è ciò che diventiamo praticandole.”
“La gente non conosce il potere del nome di Dio. Coloro che lo ripetono costantemente sono consapevoli di ciò che può fare, ovvero purificare del tutto la nostra mente.”