“Gli americani sono rivoluzionari che si spacciano per conservatori, noi siamo conservatori che si fingono rivoluzionari.”
“Gli italiani si lasciano di buon grado convincere che i loro guai derivino tutti da un ceto politicocorrotto e inefficiente: vera o falsa che sia, questa presunzione di colpa altrui comunque assolve l’opinione pubblica dal dovere di farsi sentire, e gli individui dal rischio di affrontare una sfida personale.”
“Il mondo si aspetta da lui che sia furbo, cinico, opportunista. Refrattario alle regole.”
“Quando un italiano viene al mondo non solo è già gravato, in culla, di oltre 20.000 euro di debitopubblico, la sua parte di bancarotta statale, ma pure di una quota equivalente di stereotipo nazionale.”
“E' più onesto riconoscere che l’autoindulgenza è un peccatuccio nazionale, e non soltanto un vizio dei nostri rappresentanti in Parlamento o nel sindacato o perfino nella filodrammatica parrocchiale.”
“La violenza costante della battaglia politica è una conferma della faziosità dell’italiano, del suo perenne dividere il mondo in bianco-e-nero, guelfo-e-ghibellino, imperiale-e-repubblicano, e per venire a tempi più moderni cavouriani e mazziniani, laici e clericali, repubblichini e antifascisti, Don Camillo e Peppone.”