“Io mi sento, ancora oggi a 84 anni, un peccatore. Mi sento sempre inadeguato, perché sono un garantito. È vero: lavoro per i poveri, i precari, i senza-casa, i rom, gli emarginati, i migranti, però sono un garantito rispetto all’umanità dolente che bussa ogni giorno alla mia porta e cerca aiuto. Sono un garantito rispetto a loro. Sono un peccatore-garantito, perché, se esco di casa e incontro un povero, allora gli do l’elemosina e con ciò, forse, credo di salvare la mia anima, di mettere a tacere la mia coscienza.”
“Mi ritengo un uomoleale, intelligente, spiritoso, malizioso e piuttosto belloccio. La stima che ho di me stesso è direttamente proporzionale al mio peso.”
“Mi ritengo peggiore degli altri, ma non so quanti siano migliori di me.”
“Bruciando ricordird essendo sincero rimango presente ma non sono come ero.”
“Sono così bravo che neppure io riuscirei a fare meglio di me.”
“Perché le persone accettano le opinioni degli altri su loro stesse come verità? Chi dovrà vivere comunque il resto della tua vita? Ora questa è verità.”