“Piattopovero, patate e cipolle messe a bollire a lungo, ridotte a poltiglia col lato convesso della forchetta, abbondantemente condite con oglio, aceto forte, pepe nero macinato al momento, sale.”
“In un cenobio, un giovanemonaco trovò un giorno, durante il pasto serale in comune, una cavalletta nella zuppa.- Me la puoi cambiare? – chiese al fratello di cucina.- Proverò – rispose costui – ma in questa stagione le cavallette sono rare…”
“Il vivandiere del monastero al banco del pesce:- Quanto costano queste aragoste?- Dieci soldi vive, cinque morte.- Be’, ammazzamene un paio.”
“Ad alcuni giovanimonaci che brontolavano per la povertà del cibo monastico il grande Antonio disse:- Ricordatevi che ci sono popoli interi il cui pane quotidiano è la fame!”
“Finché gli uomini si ciberanno come le tigri essi manterranno la natura della tigre.”
“I piatti che mi prepara mia moglie si sciolgono in bocca, ma mi piacerebbe che imparasse a scongelarli, prima.”