“A Nico, t'ho fatto 'n sughetto ajo, ojo, pommodoro e peperoncino che è da rincojonì.”
“Rifarei tutto quello che ho fatto. Ho fatto l’avanspettacolo facendo la fame. Parlo del ’45-’46… c’era la fame in tutta Italia, c’era miseria nera grazie alla guerra appena terminata. Però il fatto di lavorare in teatro, salire su un palcoscenico e dire quattro frescacce per far ridere il pubblico mi faceva star bene, mi tirava su. Poi magari mangiavo pane e mortadella, come tutti i miei colleghi.”
“I miei miti erano i grandiattoriamericani. Si parla del ’34, del ’35 cioè il periodo della Marina. Allora il teatro non lo frequentavo perché non ne avevo la possibilità, però c’erano già questi miti americani che erano molto amati dai giovani.”
“Ormai ho 80 anni e mi sono completamente ritirato a fare il pensionato… se non avessi i vecchiamici cosa farei?”