“I miei miti erano i grandiattoriamericani. Si parla del ’34, del ’35 cioè il periodo della Marina. Allora il teatro non lo frequentavo perché non ne avevo la possibilità, però c’erano già questi miti americani che erano molto amati dai giovani.”
“Anche se non interpreti una donna correttamente, devi comunque metterti i tacchi, un reggiseno ed un vestito e per me è stato liberatorio.”
“Gli attori guardano all'abbigliamento da un punto di vista tutto loro: bisogna essere consapevoli dell'impatto che possono avere sul pubblico i vestiti del personaggio che interpreti.”
“La maggior parte degli attori si adatta facilmente, perché sono molti i registi con cui lavoriamo.”
“La mia sfida più grande è continuare a farecosenuove e cercare di non ripetermi, o almeno di non farmi beccare se succede!”
“Creare un personaggio e fare in modo che piaccia deve essere una cosa naturale, una predisposizione.”