“Da bambini, ogni anno si diventa una persona diversa. Di solito succede in autunno, quando con il ritorno a scuola, si entra nella classe successiva lasciandosi alle spalle il caos letargico delle vacanze estive. È allora che si registra il cambiamento piú netto. Dopo non si è piú sicuri del mese o dell’anno, ma si continua a cambiare, comunque. Per un bel po’ di tempo, il passato ti scivola via facilmente e, si direbbe, in modo automatico, consono. I suoi scenari piú che svanireperdono rilevanza. Poi si verifica una regressione, ciò che era morto e sepolto prende a rigermogliare, si impone alla nostra attenzione, ci chiede perfino di agire al riguardo, sebbene sia chiaro che non si può fare un bel niente.”
“- Abbagnano: Sono orfani?- Suor Camilla: Sono figli di Dio!- Abbagnano: ... Orfani!”
“Tanti anni fa, quando tu non eri ancora nato, in una grande casa di Sparta, in una nobilefamiglia, nacque un bambino che i genitori chiamarono Kleidemos. Ben presto però si accorsero che il piccolo era storpio e il padre lo portò via di notte e lo abbandonò su un monte. Questa era la legge di Sparta.”
“Una giovanedonna è una bambina che ha appena fatto qualcosa di terribile.”
“Nella sua personalissima scala di valori al sesto grado c’erano i bambini che urlano nei ristoranti, i bambini che urlano nelle piscine, i bambini che urlano nei negozi, in generale i bambini che urlano.”
“La conseguenza più crudele dello stupro infantile, ormai lo sappiamo, è che rende il bambinonemico di se stesso. Quasi sempre la vittima introietta il disprezzo dell’aguzzino e si giudica sporca, mostruosa. Secondo questo perverso meccanismo mentale, la colpa è sempre di chi si fa stuprare. Lo stupratore diventa quasi come un destino già scritto, un evento crudele ma inevitabile come un terremoto, un’alluvione, e questo finisce per alleviare la sua colpa.”