“È di sinistra o di destra? Dato che non c’è una risposta, mi sono abituato a pensare che al di là delle etichette ci sono soluzioni che migliorano la vita dei cittadini e altre che non lo fanno: il resto è un lusso poetico che non ci possiamo più permettere.”
“Quanto dà fastidio alla vecchia politica e ai vecchipotenti che ci sia un governo nuovo, che finalmente si interessa degli Italiani e non dei poteri forti?”
“Arriverà prima la Padania libera della mia laurea.”
“L’Europa non rientra più nei capisaldi della politica estera nord americana. Deve far da sé, anche sul pianomilitare: questa è la situazione. Una situazione di profonda instabilità e d’incertezza permanente. Qui appare tutta la miseria dei nostri tempi. Qui si rivela la tragicità di una situazione. Tutto è instabile, tutto rischia di rovinarci addosso.”
Le classi politiche, senza distinzioni partitiche sono le più formidabili matrici epidemiologiche del familismo amorale, e in ciò risiede un’altra formidabile innovazione avvenuta nella tradizione politica italiana: la “morte” della “vecchia” classe politica resistenziale, al di là delle divisioni partitiche, ha significato la circolazione di élites politiche orientate al familismo amorale anziché al bene comune. E questo mi pare sia un fenomeno irreversibile.
“La crisi economica mondiale ha drammaticamente aperto la forbice tra la macrorigidità monetaria, potentissima, e la microflessibilità dell’economiareale, debolissima, che non riesce più a comporre un sistema di fattori produttivi atti a garantire la crescita. Anche perché quella macrorigidità si accompagna a un fanatismo istituzionale e ideologico liberistico, che impedisce a un nuovo capitalismo monopolistico di stato di costituirsi come vettore supplente e sussidiario a favore di quella debolezza prima evocata. Questa è stata la conseguenza più nefasta della cleptocrazia delle classi politiche e del loro neopatrimonialismo: hanno distrutto lo stato amministrativo, ne hanno fatto lo stato dei partiti e l’hanno spogliato delle sue prerogative imprenditoriali.”