“C’è una povertà a cui si è debitori di mille esperienze oltre che della vita, e c’è una ricchezza che fa esseremorti, morti e belli, morti e incantevoli, morti, felici e perfetti.”
“Com’è caritatevole la natura! I malanni che essa regala alla vecchiaia sono una grazia.”
“L'Imperatore Francesco Giuseppe non amava le guerre perché sapeva che si perdono.”
“Amavamo la malinconia con la stessa leggerezza con la quale amavamo il piacere.”
Il cosiddetto “realista” se ne sta inaccessibile al mondo come un muro di cinta in calcestruzzo, mentre il cosiddetto “romantico” è un giardino aperto nel quale la realtà entra ed esce a piacimento.
“Ci sono cose che gli storici possono anche non vedere, ma che un narratore può (e perfino deve) illuminare, rappresentare, perché in quel tempo e in quel luogo c’erano degli uomini, e quegli uomini sono stati svuotati proprio dalla storia e dai suoi concreti, reali e realistici accadimenti.”
“Il coraggio era la virtù delle donne e la paura la saviezza degli uomini.”
“Aveva vissuto abbastanza a lungo per sapere che era inutile dire la verità.”
“L'illecito ha vita corta, il lecito è a priori già di per sé duraturo.”