“Devi scegliere: vivere o raccontare storie.”
“La giovinezza non consiste nel cambiare continuamente opinioni e nella mutevolezza dei sentimenti, ma nel provare quotidianamente, a contatto con la vita, la forza e la tenacia di quelle idee e di quei sentimenti.”
“Non ci si mette il proprio passato in tasca; bisogna avere una casa per sistemarlo.”
“La cultura non salva niente né nessuno, non giustifica. Ma è un prodotto dell'uomo: egli vi si proietta, vi si riconosce, questo specchio critico è il solo ad offrirgli la sua immagine.”
“Io sono responsabile di tutto. Tranne che della mia stessa responsabilità.”
“Non sappiamo ciò che vogliamo e tuttavia siamo responsabili per ciò che siamo. Questo è il fatto.”
“La mia responsabilità comporta anche una dimensione sociale, perché gli altri dipendono anche dalle mie scelte.”
“La Nausea non è in me: io la sento laggiù sul muro, sulle bretelle, dappertutto attorno a me. Fa tutt'uno col caffè, son io che sono in essa.”
Già morta, già cosa, quando ancora dobbiamo viverla, la nostra epoca è sola nella storia e codesta solitudine storica influisce fin sulle nostre percezioni: ciò che noi vediamo "non ci sarà più"; si riderà delle nostre ignoranze, ci si indignerà delle nostre colpe. Quale risorsa ci rimane?
“- Può citarmi le cose più importanti nella sua vita?- Non saprei. Tutto. Vivere. Fumare.”
“Forse ci sono tempi più belli - comunque questo è il nostro.”
“Mangiare è possedere per mezzo della distruzione.”
“Gli oggetti son cose che non dovrebbero commuovere, poiché non sono vive. Ci se ne serve, li si rimette a posto, si vive in mezzo ad essi: sono utili, niente di più. E a me, mi commuovono, è insopportabile. Ho paura di venire in contatto con essi proprio come se fossero bestie vive.”
“Ogni esistente nasce senza ragione, si protrae per debolezza e muore per combinazione.”
“Quando non si fa nulla, ci si crede responsabili di tutto.”