“Quante parole restano impronunciabili anche all’interno di una coppia che si ama, e com’è elevato il rischio che altri le pronuncino distruggendola.”
“Sono morta pure io, morta qui dentro, una morte più insopportabile della morte vera che è morte senza sentimento, mentre questa morte qui ti costringe ogni giorno a sentire ogni cosa, a svegliarti, a lavarti, a vestirti, a mangiare e bere, a lavorare.”
“Conosco tanti uomini e tante donne che possono raccontare esperienze non molto diverse: l'amore, il sesso sono irragionevoli e brutali.”
“Ricordati che siamo qui, ora, insieme, mi disse, il resto è sfondo e cambierà.”
“Dopo i quarant’anni il tempo si era messo a correre, non ce la facevo più a tenergli dietro.”
“Per scrivere bisogna desiderare che qualcosa ti sopravviva. Io invece non ho nemmeno la voglia di vivere, non ce l’ho mai avuta forte come ce l’hai tu. Se potessi cancellarmi adesso, proprio mentre ci parliamo, sarei più che contenta. Figuriamoci se mi metto a scrivere.”
“Le parole vanno raramente al posto giusto, e solo per un tempo brevissimo. Per il resto servono a parlare a vanvera, come adesso. O a fingere che sia tutto sotto controllo.”
“In quale disordine vivevamo, quanti frammenti di noi stessi schizzavano via come se vivere fosse esplodere in schegge.”
“Ogni rapportointenso tra esseri umani è pieno di tagliole e se si vuole che duri bisogna imparare a schivarle.”
“L’autorità è una patina e a volte basta poco perché, seppure per qualche minuto, metta crepe e si intraveda un’altra persona meno edificante.”
“Ci sono momenti in cui ciò che si colloca ai lati della nostra vita e che pare le farà da sfondo in eterno – un impero, un partitopolitico, una fede, un monumento, ma anche semplicemente le persone che fanno parte della nostra quotidianità – viene giù in modo del tutto inaspettato, e proprio mentre mille altre cose c’incalzano. Quel tempo fu così. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, a fatica si aggiunse fatica, a tremoretremore. Per un lungo periodo mi sembrò di essere come certe figure dei romanzi e dei quadri che stanno ferme su una rupe o sulla prua di una nave fronteggiando una tempesta che però non le travolge e anzi nemmeno le sfiora.”
“Scoprii presto che mi stavo abituando a essere contemporaneamente felice e infelice, come se fosse quello il nuovo inevitabile statuto della mia vita.”
“Erano anni complicati. L’ordine del mondo dentro cui eravamo cresciuti si stava dissolvendo. Le vecchie competenze dovute al lungo studio e alla scienza della giusta linea politica sembravano di colpo un modo insensato di impegnare il tempo. Anarchico, marxista, gramsciano, comunista, leninista, trotzkista, maoista, operaista stavano velocemente diventando etichette attardate o, peggio, un marchio di bestialità. Lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e la logica del massimo profitto, che prima erano ritenuti un abominio, erano tornati a essere ovunque i cardini della libertà e della democrazia. Intanto, per via legale e illegale, tutti i conti rimasti aperti dentro lo stato e dentro le organizzazioni rivoluzionarie si stavano chiudendo con mano pesante. Si finiva facilmente ammazzati o in galera e tra la gente comune era cominciato il fuggi fuggi.”
“Solo nei romanzi brutti la gente pensa sempre la cosa giusta, dice sempre la cosa giusta, ogni effetto ha la sua causa, ci sono quelli simpatici e quelli antipatici, quelli buoni e quelli cattivi, tutto alla fine ti consola.”
“Ero incapace di essere io il modello di me stessa. Senza di lui non avevo più un nucleo a partire dal quale espandermi fuori dal rione e per il mondo, ero un mucchio di detriti.”